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Dr. Damjana Bratuz
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Martiri disarmati
Musicisti vittime della barbarie e dell’oblio

Omaggio a :
Lojze Bratuz, Matilde Capuis, Hugo Distler, Mordechaj Gebirtig,
Kurt Huber, Vito Levi, Guido Nacamuli, Leone Sinigaglia

27 gennaio 2006 ore 20,15
Concerto presso la Chiesa Luterana
Napoli, Via Carlo Poerio 10

Con

Rita del Santo, s    Ilaria Iaquinta , s  Rosa Bove, c
Pasquale Bruno, t     Marco Innamorati, b
Vincenzo Caruso, pf    Wanda Riccio, voce recitante

Storie dimenticate o non molto note; figure eroiche di (rari) musicisti che, forti di un elevato senso religioso della vita, ebbero il coraggio di opporsi alla barbarie nazifascista, consapevoli di andare incontro ad un tragico destino; vite rovinate da leggi disumane: questo il programma del concerto ideato per il Giorno della Memoria 2006 .

Programma:

Hugo Distler:
-10 Kleine klavierstucke from op.15/b
Pf Vincenzo Caruso

Leone Sinigaglia:
a) Il cacciatore del bosco b) Invito alla danza
Rita del Santo Vincenzo Caruso

Kurt Huber : Canto popolare bavarese
- Wiener Schwomma tanz
Pf Vincenzo Caruso

Guido Nacamuli: a) Rimpianti b)Gigli
Ilaria Iaquinta Vincenzo Caruso

Mordechaj Gebirtig:
a)Minutn fun bitokhn b)S’iz gut (Cracovia, 1940)
Rita Del Santo Vincenzo Caruso

Guido Nacamuli:- Il passero solitario

Matilde Capuis :-Ninna nanna
Ilaria Iaquinta Vincenzo Caruso

Mordechaj Gebirtig:
a) Oy mamenyu mayn b )Dos lidl goldenem land c) Reyzele
Rita Del Santo Vincenzo Caruso

Vito Levi : Mottetti a 5 voci:
a) Surge Propera b) O tristezza c) Nelle mie lunghe notti

Lojze Bratuz:
a) Dobil sem pisemce b) Strasno trpis

c) Ecce Sacerdos magnus d) Qui valle in hac miserrima

Lojze Bratuz  era un organista e compositore friulano di lingua slovena:il suo unico torto, comporre per le funzioni religiose nella sua lingua . Com’è noto, il fascismo ostacolava e reprimeva le minoranze linguistiche in Alto Adige e nelle Regioni del Nord Est.Le devastazioni delle sedi dell’associazionismo culturale furono numerosissime e le manifestazioni culturali delle minoranze linguistiche costrette alla clandestinità .Picchiato ferocemente da un manipolo fascista ,Lojze Bratuz morì nel 1937 a Gorizia.

Hugo Distler,nato a Norimberga nel 1908, compositore  di dichiarata fede luterana, scrisse in particolare per organo.Non ebbe simpatie per il regime hitleriano e la sua arte venne dichiarata “degenerata”. Disgustato dai metodi repressivi, fu più volte minacciato da esponenti nazisti e in un occasione fu sul punto di essere imprigionato in un “campo di correzione”. Nel 1942, già depresso per la morte prematura della moglie, in un mondo lontano dai suoi ideali di fratellanza ed amore, preferì suicidarsi piuttosto che aspettare l’ imminente chiamata alle armi  da parte della  Wehrmacht. Crediamo che la Cultura italiana debba le scuse a questo sfortunato Compositore. Infatti si può leggere nel Dizionario dei Musicisti dell’UTET, alla voce Distler:”.. il difficile matrimonio tra l’austerità bachiana e la più libera concezione di Debussy, viene mediata dal Distler con l’ingenua disinvoltura di chi non sa che dovrà mettere fine ai suoi giorni con un atto che non si sa se definire  eroico o codardo (ma, viste le condizioni politiche, più eroico che codardo) …..Certo nessuna compassione per il caso Distler che appare definitivamente archiviato nei trascorsi di una Germania insensibile a ciò che non era tipicamente tedesco”. Parole che si commentano da sole.

Mordechaj Gebirtig-Cracovia 1877- fu uno straordinario compositore autodidatta. Era in realtà un restauratore di mobili e le sue geniali invenzioni musicali erano messe sul pentagramma dal suo amico musicista Juliuzs Hoffman . Il suo lirismo cantò  la vita della comunità yiddish di Cracovia con esiti commoventi . La sua vita fu spezzata nel 1942 dalla ferocia nazista; la benemerita casa editrice”La Giuntina” di Firenze  pubblica una bellissima cassetta +libro con una selezione delle sue più belle canzoni.

Kurt Huber era Professore di Filosofia all’Università di Monaco. Appassionato musicologo, aveva studiato i canti popolari della Baviera e di altre regioni Alcune di queste(Ed. Schott Verlag), in tempo di valzer, vengono proposte tra le varie di strofe di S’iz gut di Gebirtig(arrangiamento  M° Caruso)
Inizialmente favorevole al regime nazista, ebbe l’intelligenza ed il coraggio di aderire al Gruppo della Rosa Bianca d’ispirazione cattolica.Fu l’estensore del sesto volantino diffuso all’Università.Scoperto insieme agli altri membri, fu ghigliottinato il 13 luglio del 1943.

Vito Levi è stato la memoria storica di Trieste del ventesimo secolo: nato nel 1899 a Trieste, è morto nel 2003. Studiò giovanissimo violino con Lionello Morpurgo ed ,in seguito, composizione con Antonimo Smareglia.Dopo l’emanazione delle leggi razziali nel 1938 perse il posto al Conservatorio e  dovette arrangiarsi  in tutti i modi per sopravvivere, utilizzando lo pseudonimo di Bruno Bruni. Dopo l’8 settembre, si salvò miracolosamente da una retata delle SS a Venezia. Al termine della guerra rientrò al Conservatorio e per anni esercitò la funzione di critico musicale del giornale” La voce libera”. Numerose le sue composizioni e pubblicazioni. In particolare nel concerto verranno eseguiti due mottetti scritti in clandestinità nel 1944, espressione diretta di quei tragici momenti.

Guido Nacamuli , nato al Cairo nel 1895, studiò dapprima al Conservatorio di Milano ed in seguito composizione a Trieste con Antonio Smareglia.Scrisse diverse opere e pezzi sinfonici. In seguito alle leggi razziali emigrò in Argentina dove morì tragicamente nel 1941. Sua moglie Rita s’impegnò fino alla sua morte per valorizzare le capacità del marito;nel 1974 venne istituito il Premio Nacamuli in favore dei migliori alunni del Corso superiore del Conservatorio De Falla di Buenos Aires. La sua vicenda biografica è praticamente dimenticata in Italia.

Leone Sinigaglia(To 1868) , come Kurt Huber, ebbe una grande  passione per la musica popolare, seguendo la lezione la lezione del  suo maestro ed amico J. Brahms (e di Dvorak) , che aveva recuperato con le  Danze ungheresi melodie tradizionali dei Balcani .  Diverse sue composizioni  sinfoniche furono dirette da Direttori d’orchestra del calibro di Toscanini e Furtwangler.La sua esistenza era destinata a concludersi tragicamente nel 1944 a Torino.Ammalato e ricoverato presso l’Ospedale Mauriziano, morì mentre era arrestato  dalla polizia nazista a causa delle sue origini ebraiche.

Il programma comprende anche la bellissima “Ninna nanna” scritta nel 1944 vicino Firenze   da Matilde Capuis  (Na, 1913 ),alcuni mesi prima tragicamente segnata dagli orrori della guerra.

Traduzione dei testi di Mordechaj Gebirtig:
Minutn fun bitokhn:

Ebrei siate allegri!A lungo non durerà questa guerra, presto finirà.Allegri!Non state in pena, abbiate pazienza, prendete tutto come viene.

Solo pazienza, certezza, non fatevi strappare di mano la nostra antica arma, che ci rende uniti.Gioite , danzate voi boia, non ancora per molto spero, c’è stato un Aman una volta, gli è toccata la sua giusta fine.
Gioite, danzate , voi, boia;gli ebrei sanno soffrire, anche il lavoro più duro non potrà stancarci mai.Spazzare?che si spazzi pure!Ma finchè resterete qui, sarà inutile, perché lo sporco sempre resterà.
Lavare?che si lavi pure! Ma la rossa macchia del sangue di Abele versato da Caino, quello non si toglierà mai.Strappateci fuori dalle case, tagliateci le barbe!Ebrei presto finirà, finiranno a breve sottoterra.

S’iz gut:

Va bene , va bene , gridano gli ebrei, ma ovunque arriva il nemico, è rovina e tragedia.
Va bene , va bene , gridano gli ebrei, ma il nemico avanza ed inghiotte ogni paese.
Va bene , va bene, gridano gli ebrei e il nemico arraffa in mezza Europa e lo stomaco è pieno.
Va bene , va bene, gridano gli ebrei :va bene , di razzie è ormai stanco e malato;ha troppo divorato e non ha via d’uscita e gli ebrei gridano:va bene, va bene..

Oh mamenyu mayn

Dimmi mammina, è vero che l’amato Dio si è portato via il mio buon papà?  Sono triste, il nonno dice che non lo rivedrò più. Dimmi mammina, è vero che i defunti soffrono, quando li chiamiamo?
Allora non piangerò più mammina. Ma dimmi, è vero che quando verrà il Messia sul suo cavallo bianco, tutti risorgeranno ed io potrò rivedere il mio papà?Mammina, quando sarà?

Dos lidl goldenem land 

Mio buon violinista suona la melodia della terra dorata, che tempo fa cantava la mia mamma.
Mi basta ascoltarla e mi torna davanti la dolce figura della mamma, il suo sorriso tenero ed affettuoso .
Mi basta ascoltare la canzone e vedo la mamma che prepara la culla e mi carezza la fronte, mentre canta la bella ninna nanna:”Un tempo sbocciò nella terra dorata un bimbo in gamba,una perla di bambino..
Mi basta ascoltare la melodia , il cuore mi duole e l’angoscia cresce.. ma tu suonala ancora mio buon violinista.

Reyzele

Silenziosa nel vicolo, trasognata sta una casa, lì abita la mia cara Reyzele.Ogni sera cammino avanti ed indietro, faccio un fischio e la chiamo:”Vieni amore mio. “ E lei: “Aspetta un attimo,passeggia ancora, tra un attimo sarò libera…Ti amo tanto Reyzele, amo tua madre,amo il vicolo e anche i sassi sui quali cammini.Per te diventerò devoto come tua madre;se vuoi ogni shabes andrò in Sinagoga..ma vieni, vieni, vieni!

Ringraziamenti doverosi per la collaborazione a:Prof. ssa Anna Maria Girardi(Conservatorio Trieste), Mons. Giuseppe Radole, M° Marco Sofianopulo, M° Kersevan e il Centro Komel di Gorizia

 

E-mail: dbratuz@uwo.ca
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